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Quando si parla di qualità dell’aria in ambienti domestici è importante considerare due fattori:

  • Il tasso di umidità;
  • Il quantitativo di CO2 e/o altre sostanze inquinanti nell’aria.

In assenza di un impianto di VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) è fondamentale ventilare naturalmente gli ambienti attraverso l’apertura della finestra. L’aerazione naturale, quindi, svolge le seguenti funzioni:

  • Contrastare l’aumento del tasso di umidità prodotto dal corpo umano attraverso la respirazione e l’evaporazione del calore corporeo;
  • Contrastare l’umidità dovuta ai vapori formati in cucina e nel bagno;
  • Ridurre la concentrazione di CO2 e di sostanze categorizzate come inquinanti (ad esempio i gas incombusti dei fornelli).

Un elevato tasso di umidità contribuisce alla formazione di muffa sulle pareti mentre la concentrazione di gas dannosi nell’aria abbassa il livello di qualità della vita tra le mura domestiche provocando – a lungo andare – complicazioni di tipo respiratorio/cardiocircolatorio all’organismo. Per effettuare una corretta ventilazione naturale è importante tener conto dei seguenti fattori:

  • Tipo di apertura (macroventilazione, microventilazione o vasistas);
  • Apertura di ulteriori porte interne che favoriscano le correnti d’aria ed un maggior ricircolo;
  • Stagione (in inverno la notevole differenza di temperatura facilita l’operazione di ricambio aria);
  • Ventosità (un maggior quantitativo di vento favorisce lo spostamento d’aria; ne consegue un ricircolo più veloce).

Come evitare la condensa:

  • Riscaldando a sufficienza tutte le stanze, anche quelle non frequentemente utilizzate.
  • Utilizzando sempre porte provviste di guarnizioni, per dividere ambienti caldi da quelli freddi (ad esempio porte che danno su garage o cantine).
  • Utilizzando deumidificatori o impianti di ventilazione meccanica, in riferimento alla legge 311/2006 o alla norma UNI EN 15251.
  • Arieggiando appositamente gli ambienti con il più alto tasso si umidità, come bagni o cucine, per evitare che l’umidità si propaghi al resto dell’abitazione.
  • Arieggiando in modo mirato gli ambienti, ad esempio aprendo la finestra a battente per pochi minuti oppure, ancora meglio, creando una corrente d’aria con l’apertura anche di un’altra porta o finestra: in questo modo il ricam­bio dell’aria calda interna, con quella più fresca esterna, non “raffredda” pavimenti e mobili e dopo aver richiuso la finestra la stanza raggiunge nuovamente, in breve tempo, una confortevole temperatura.

In conclusione, aprire la finestra in macroventilazione per pochi minuti è il modo più veloce per permettere il ricircolo dell’aria senza raffreddare le pareti interne.

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